Carissima, sei
arrivata qui incuriosita, forse arrabbiata, forse stanca.
E leggi che la Procreazione Assistita non è poi questo granché.
Forse ti senti offesa, ma forse in cuor tuo sai che non tutte le donne che hai incontrato nei corridoi del reparto di ginecologia, sono diventate mamme.
Alcune sì e con
fatica.
Altre lo sono
state per poco, poi il loro bambino non ce l'ha fatta.
E tu? Come stai, tu?
Chi ti scrive sa
cosa significa arrivare a fine mese e sperare di non vedere le mestruazioni.
E sa cosa
significa sottoporsi a tutti quegli esami pesanti, stressanti, che ti fanno
sembrare in competizione con le altre donne: «Tu quanto follicoli hai prodotto?»
la domanda che ognuna di noi teme dalla vicina di sala d'attesa.
E poi le
garanzie dei medici: «Ma no, Signora, si figuri se Lei non rimane incinta
perché ha assunto la pillola per dieci anni...», «Ma no, Signora, non si
preoccupi: qui tutte le donne diventano madri entro un anno!!». E spesso i
medici sono uomini e donne molto professionali, mossi davvero dal desiderio di
aiutare l’infertilità della coppia che hanno di fronte. Quindi non voglio
assolutamente trasmetterti il messaggio che della Medicina coltivi perfidia:
purtroppo però la rassicurazione non è un mezzo d’aiuto valido, non è onesto
(parliamo qui di un’onestà intellettuale). Se dovessi contare le bugie che mi
sono state dette...
Il massimo,
figurati, è stata la dottoressa madre naturale di tre figli, che dopo
l'ennesimo tentativo fallito, mi dice che non sia granché essere madre e che
lei, fosse in me, prenderebbe un cagnolino. Un cagnolino! Ti rendi conto?
Poi i forum
virtuali nei quali ci si confronta tra donne: tanta fiducia nei confronti della
Medicina, ma molta solitudine. Ci si basa sul fatto che alcune donne, noi
donne, abbiamo bisogno di essere accettate come tali, solo se diventiamo madri,
che saremo felici solo nel qual caso lo diventassimo… una vita schiava di
un’idea. A cagione di questo, in ogni racconto che leggevo, mi pareva quasi che
il desiderio di un figlio fosse costantemente discusso come il raggiungimento
di un obiettivo per far vincere il centro medico o lo specialista: quasi fosse
una loro vittoria, l'inizio di una gestazione, e un'incapacità della donna
quella di proseguirla.
Sempre colpa
della donna, ma merito del medico, se - con notevoli difficoltà - nasce un
bambino. Purtroppo la frequentazione di quei forum mi ha fatto male: quella
vita virtuale nella condivisione del dolore con le altre persone (per lo più
donne) mi ha fatto diventare cattiva: ho imparato a odiare le altre donne che
ce la fanno a diventare madri con un solo "giro" di FIVET, o, ancor
meglio, con una sola stimolazione ovarica.
Senza contare
quante perdono i loro figli durante l'attesa. Quante lacrime che ho versato sui
racconti di quelle donne, che magari a 42 anni finalmente hanno un bambino in
pancia, e poi lo perdono pochi giorni prima del taglio cesareo programmato...
Per non parlare di chi arriva con due gemelli al momento della morfologica e,
ovviamente, una diagnosi brutta spinge la donna a scegliere di abortire
(partorire due bambini morti per causa sua…)
Tante volte
accade tutto perché hanno aspettato magari anni, prima di capire che la loro
condizione d'infertilità non poteva essere gestita solo mettendo mano alla
procreazione, al loro ventre, ma avrebbe dovuto essere un segnale di altro: di
uno stato di salute generico che è malato.
Allora mi ci sono
messa e ho scoperto di non essere sola Che siamo in tante a non avere avuto un
figlio, ma solo tante delusioni...
COSA STA SUCCEDENDO ALLE DONNE ITALIANE CHE CERCANO UNA
GRAVIDANZA?
Ti regalo un
po' di dati per cominciare a fare chiarezza (ti sembrerà assurdo ma nella
rincorsa della gravidanza i dati scientifici sui metodi utilizzati sono i meno
pubblicizzati: tutti promettono bambini in braccio ma in pochissimi ti dicono
qual è la possibilità reale che questa fortuna capiti a te!)
La Procreazione
Assistita non ha risultati che vengono talvolta ventilati, nonostante il
Ministero lo dica chiaramente: "è generalizzato un infondato ottimismo
sulle possibilità delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)
di risolvere sempre i casi di infertilità. Persiste, inoltre, la tendenza a
consigliare la PMA a pazienti in cui è evidentemente inutile, generando
aspettative che procureranno frustrazione alle coppie".
Questo ti deve far disperare riguardo alla possibilità di avere
un bambino?
Te lo dico con il cuore in mano: "NO".
Segui le nostre
pagine e scoprirai perché il percorso della maternità può essere non solo molto
più bello ed entusiasmante delle "storie dell'orrore" che leggi suoi
forum!
Esiste un modo
bello, pulito e rispettoso della donna e dei suoi figli di diventare madre e
soprattutto di conoscere profondamente la propria fertilità che un tutt'uno con
la biologia e la psicologia della donna.
Ed esiste,
soprattutto, un viaggio, quello dentro la propria infertilità di coppia, che
può essere la porta verso una consapevolezza dolorosa ma meravigliosa che può
davvero farti comprendere un aspetto importante della cosiddetta “mentalità
della PMA”.
Insomma, riconnettersi con il proprio essere biologico è non
solo possibile ma assolutamente più gratificante, appagante e salutare.