Davide Zanelli e Marina Bicchiega, volontari di Casa Betlemme ed esperti di Metodi Naturali, rispondono ai dubbi di un sacerdote.
«Quella della presunta inaffidabilità è la prima delle obiezioni tipiche che vengono rivolte ai metodi naturali. Ma è anche la più facile da smontare perché è sufficiente cercare altre informazioni e approfondire. Se vai oltre quello che ti propongono Google e la narrazione dominante, troverai infatti cose interessanti. Esiste diversa letteratura medica che spiega come i metodi naturali “di terza generazione” (Billings e sintotermici), se correttamente insegnati e applicati, abbiano un indice altissimo di affidabilità, paragonabile a quello della pillola estroprogestinica. Ciò perché non si basano tanto su calcoli probabilistici quanto sull’osservazione di alcuni precisi segnali (sintomi) che il corpo ci dà e che ogni donna è in grado di leggere, imparando così a riconoscere la propria “finestra fertile”. Non vogliamo entrare qui sulle percentuali di affidabilità parlando di “perfect use” e “normal use”, di virgole tra il 97 e il 99 per cento: è una disputa che lasciamo agli scienziati addetti ai lavori e alle loro pubblicazioni. Quello che ci preme sottolineare è che la ricerca medica, anche sui metodi naturali, lungo i decenni ha ovviamente fatto progressi. Perché "nessuna scoperta è subito perfetta", come diceva Cicerone.»
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